Dolce o salato?

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Il fiume Mackenzie riversa le sue acque nel mare artico (foto da satellite)
Operational Land Imager on the Landsat 8 satellite, Public domain, attraverso Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mackenzie_River_Outflow.jpg

Dolce o salato? In questo caso non è il classico quesito sui gusti gastronomici personali ma è lo spunto per scoprire come la variazione del grado di salinità dell’acqua degli oceani possa influenzare il clima di un’intera regione del mondo fino ad arrivare a influenzarlo globalmente. Per scoprirlo dobbiamo partire dal Grande Nastro Trasportatore, come viene chiamata la circolazione delle correnti oceaniche (scientificamente chiamata circolazione termoalina).

La circolazione termoalina

La circolazione termoalina è la circolazione globale oceanica da cui dipende il clima della Terra.

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Le correnti oceaniche (in blue le correnti fredde, in rosso quelle calde)
Credit: Brisbane, CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons

La circolazione termoalina è innescata dalla formazione di masse d’acqua profonda nel Nord Atlantico e nell’oceano antartico, nonché dalle differenze di temperatura e salinità dell’acqua. Una delle cause che mette in moto questa circolazione è infatti variazione della salinità dovuta al riversamento dell’acqua dolce dei fiumi nei mari. La circolazione termoalina gioca un ruolo fondamentale nel trasporto di calore alle regioni polari e da queste correnti dipendono le dimensioni della banchisa di ghiaccio, ed è noto che una variazione sostanziale dei ghiacci artici e antartici possa avere impatti di grande portata sul bilancio radiativo terrestre con conseguenze che possono interessare larga parte del globo (la circolazione termoalina è anche responsabile della mitigazione del clima in Europa occidentale). Ma quali sono i fenomeni che provocano variazioni di salinità dell’acqua del mare generando le correnti che vanno ad alimentare la circolazione termoalina? Sono i grandi fiumi che riversano enormi quantità di acqua dolce nel mare. Un esempio è il fiume Mackenzie in Canada che svolge un ruolo importante nella regolazione del clima artico generando un grande variazione del grado di salinità diventando uno dei “motori” della circolazione oceanica che influenza il clima globale.  Il fiume Mackenzie scorre nel Canada nordoccidentale ed è infatti il più grande riversamento di acqua dolce nell’Oceano Artico.

Il fiume Mackenzie: un motore della circolazione oceanica

Questo fiume lungo 1.738 km è il più grande corso d’acqua del Nord America e il più lungo del Canada. Ha un bacino che copre quasi il 20% del Canada, un bacino che è cinque volte più grande della Francia. L’acqua di questo fiume si riversa nell’Oceano Artico al ritmo di quattro piscine olimpioniche al secondo. Sebbene sia relativamente intatto dal punto di vista ecologico, il bacino è messo a rischio dall’innalzamento della temperatura globale e dallo sfruttamento di idrocarburi, minerali del territorio e dall’utilizzo del suo potenziale idroelettrico. Le temperature nella regione sono già aumentate di oltre 2° C e grandi aree di permafrost si stanno sciogliendo. In primavera, la copertura nevosa sulle Montagne Rocciose canadesi scompare circa un mese prima.

Dolce o salato?

È noto il legame tra i flussi di acqua dolce del Mackenzie e la circolazione dell’Oceano Artico e si ritiene che questi contribuiscano alla stabilizzazione del clima regionale e globale, ecco perché dolce o salato in questo caso è molto di più che una domanda ma un equilibrio fondamentale per il mantenimento delle condizioni climatiche come le conosciamo e per questo il flusso del Mackenzie viene costantemente monitorato attraverso foto da satellite.

Se volete conoscere un’altra particolarità del Canada leggete questo articolo per scoprire un luogo dove ci sono maree di 20 metri  https://culturarock.altervista.org/marea-di-20-metri/

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